La volta buona Bernardino è ritornato Avevamo ragione di temere che il mediatore della Nazioni Unite per la Libia Bernardino Leon si fosse suicidato. A marzo ci diceva che l’accordo fra Tripoli e Tobruk era oramai fatto, e a maggio quei due governi si prendevano ancora a cannonate. Per fortuna sua e dei suoi famigliari, Leon non prende come casi personali gli insuccessi diplomatici. Non si è impiccato alla tenda di un qualche lussuoso hotel di Beirut ed ha invece zitto zitto, elaborato un nuovo piano da presentare alle parti libiche, la sua nuova proposta di accordo nazionale per dare un governo unico alla Regione. Poco importa che oramai siamo giunti ad una quarta versione di una prima piuttosto stanca. Bisogna sperare che ad un dato momento le parti mollino perplessità e critiche e si convincano di riunirsi in una sola delle due assemblee legislative per salvare il paese e la sua gente da questa lunga guerra. La proposta del mediatore Onu continua a girare intorno all'idea di creare una presidenza del prossimo Consiglio libico, tripartita, un triumvirato formato da un premier e da due vice-premier che guideranno il governo e dovranno essere d'accordo sulle decisioni da prendere perché possano diventare esecutive. Per il resto le modifiche della bozza ci sembrano completamente insignificanti. Dal nostro modesto punto di vista, Leon rigira la frittata ogni volta con le stesse uova. Tanto che l’unica questione che ci sembra dirimente è se ci sia stata o meno una qualche fase negoziale che abbia preceduto la presentazione di questa nuova bozza dell'Onu, tale da offrire per lo meno una qualche garanzia di sostegno da parte della maggioranza delle fazioni. Noi eravamo ancora rimasti alla formidabile convinzione di Leon, ovvero che davanti alla minaccia dell’Is, le fazioni libiche avrebbero rinunciato ad ogni loro dissapore per fare scudo come un sol uomo alle milizie del Califfo. Tale la sensibilità politica dell’inviato che nel giro di pochi giorni Tobruk veniva accusato da Tripoli di aver creato lui l’Is, e lo scontro fra i due governi si era intensificato sotto il profilo militare, tanto da assistere ad una offensiva vera e propria. Ora come ora, non abbiamo nessuna indicazione che sia cambiato qualcosa sul fronte dei contatti diplomatici, ma sarà pure la volta buona. Altrimenti Leon è semplicemente un alienato pazzo. Roma, 9 giugno 2015 |